I pleniluni sono intrisi di bellezza proprio perché simboleggiano l’opulenza e la preziosità di una mistica ciclicità.
Inondazioni e prosciugamenti, carestia ed abbondanza ci ricordano che esiste un tempo per restare ed uno per andare, un tempo per seminare ed uno per dedicarsi alla raccolta, un tempo per contare ogni chicco di grano, ed un tempo per contemplare corolla per corolla.
Seme dopo seme, germoglio dopo germoglio, luna dopo luna si compie la Magnum Opus dell’alchimista che mescola il sangue del singolo al flusso sanguigno dell’intero universo.
Un cantico pluviale dove il flusso creativo e virtuoso si riflette in una luna silvestre e pulsionale.
Incontrare se stessi nei riflessi argentei dell’oscurità è un processo di individuazione che ammalia e seduce il verso selvaggio di manifestarsi e costituirsi al mondo esterno come parte integranti di una clorofilla antropomorfa.
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