Il profumo di Natale

Il profumo è il fratello del respiro. (Yves Saint Laurent)

Christmas is here e con esso le sue inebrianti fragranze ed atmosfere fiabesche che conservano il sapore di magia e di incantesimi.
La maga bianca delle festività ha già iniziato a spargere la sua polvere fatata sulla fantasia del presente, sulle bugie del passato e sulle speranze del futuro. Diamantina come la notte d’ inverno, smeraldina come la corteccia dei pini e scarlatta come il vino imbevuto di anice stellato e chiodi di garofano si tinge di canditi e fragole per ridestare il bellezza di ricominciare a sognare.
Se doveste descrivere il profumo del natale come la dipingereste?E soprattutto come lo annusereste?
L’etimologia della parola profumo è di origine latina, per fumum. In modo letterale significa “attraverso il fumo” e ci riporta indietro nel tempo riconducendoci all’antichità e particolarmente sulle orme degli ancestrali padri che solevano bruciare essenze ed incensi per risvegliare il consenso degli dei, offrendo loro profumazioni avvolgenti e corroboranti. Attraverso i fumi degli olii profumati si rendeva omaggio agli antenati per pacificarli, nobilitarli e liberarli.
Dall’antico Egitto all’asia, passando per Babilonia la funzione sacra di diffondere nell’aria spezie ed aromi assumeva una connotazione divinatoria e terapeutica.
Ma i rituali collegati al profumo affondano le radici dentro l’intenzione di sprigionare bellezza estatica e seduttiva
Il primo profumo nasce nel1370 ed è al rosmarino, timo e lavanda della regina Elisabetta, chiamato in suo onore “Acqua di Ungheria”. La leggenda vuole che un eremita le regalò il profumo promettendole bellezza eterna.
Ma un odore può essere associato ad un ricordo, un amore, un’esperienza, un viaggio, un addio, un bacio, una nascita: catturare un’emozione, veicolare sensazioni è questo lo scopo di una fragranza.
E se il natale fosse uno stato d’animo? E se a quello stato d’animo fosse associata uni esperienza? E se a quell’esperienza fosse unito un profumo quale sarebbe? Vaniglia, zenzero, cannella, arancia, pepe bianco, pepe rosa, cardamomo, cacao, tabacco, cedro, mandorla, biscotto, erbe alpine, sandalo, patchouli? Avete mai provato a chiudere gli occhi e a respirare incanto e meraviglia, immaginando di essere in un regno dionisiaco- paradisiaco?
La delicatezza di una carezza vanigliata, la piccante ed erotica sensualità, l’ impudente e stuzzichevole desiderio, la sublime estasi mistica, il fresca e balsamico respiro, il passo lento di una speziata notte d’ oriente, la serafica passione artistica potrebbero essere intrappolate nelle note di un profumo. Le nonne avvolte nel loro grembiule di farina, il vischio inebriante di bacche di amore ed abbondanza,  la scintillanza sensoriale dei buoni propositi , la fiamma scoppiettante di un caminetto, lo schiamazzo dei bambini avvolti dalle sciarpette e guantini colorati sono imbevuti di essenze emozionali.
Qualunque sia il vostro aroma natalizio ciò che conta è  inalarlo dalle narici per farlo scendere verso il cuore finché arrivi dentro i tessuti dell’ anima e vi si accoccoli tra le pagine più significative della vostra storia personale.
Una narrazione onirica, poetica ed orfica che inizi con “ c’ era una volta….per terminare con“ …e vissero per sempre liberi e contenti” perche’ ciò che rende liberi rende felici, proprio come un buon profumo.

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